L’azienda agricola “Il sentiero del riccio” è sita alle pendici del massiccio calcareo dei Monti Alburni, in area del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed in contesto ambientale realmente idoneo per produzioni di qualità.
Il suo titolare Gianpaolo Mancini la conduce da alcuni anni con l’obbiettivo di poter ricreare un modello di azienda a ciclo chiuso non energivoro, poco dipendente da fonti di energia fossile inquinante e nel quale la fertilizzazione agricola si basa sull’uso di sostanza organica e letame, ma anche sul riciclaggio di scarti di produzione e trasformazione delle varie attività.
La superficie aziendale è costituita da circa 7 ettari ripartiti tra bosco, vigneto, oliveto, castagneto, orto, ed annesso allevamento di api domestiche ed è assoggettata interamente fin dal 1992 al metodo di produzione da agricoltura biologica. Il sentiero del riccio si compone di diversi corpi produttivi sparsi nelle frazioni del comune di Sicignano degli Alburni e di un centro aziendale in cui sono presenti laboratori e cantina per produzioni e trasformazioni di vino, di olio, di miele e derivati. Le lavorazioni e le operazioni colturali seguono l’andamento stagionale. Nei campi potreste trovare alcuni indicatori biologici, come i licheni, le lucciole, che testimoniano la presenza di un maturo ecosistema nel quale è garantita la cosiddetta biodiversità e salvaguardata la catena alimentare.
Apicoltura
L’apicoltura, ovvero l’arte di allevare le api per trarne il massimo dei prodotti utili all’uomo, viene praticata in azienda con la convinzione di contribuire al mantenimento dell’equilibrio ambientale nel quale l’insetto utile gioca un ruolo “chiave” per l’accrescimento delle produzioni agricole di qualità.
Dalle esplorazioni dirette dell’ape nell’areale dei monti Alburni, luogo ancora realmente sano, nascono i mieli millefiori, di castagno, di acacia, di sulla, la propoli. Le produzioni sono in fase di certificazione da apicoltura biologica.
In azienda sono state ricreate le condizioni per un corretto e rispettoso equilibrio fra l’apicoltore e le api. Entrambi sono i protagonisti di incontri con scuole, famiglie, consumatori nelle varie fasi di estrazione e raccolta del miele e durante i vari periodi dell’anno.
Sono in corso di sperimentazione produzioni di spumanti di miele, idromele, liquori al miele, birra al miele, aceti di miele, tinture di propoli.
Viticoltura
Convertita alla viticoltura da oltre 40 anni è una superficie aziendale di circa 10.600m² le cui varietà di uve (S.Giovese, Malvasia, Trebbiano e varietà locali) hanno affinato una buona rispondenza con l’ambiente pedoclimatico territoriale da cui sono scaturiti:
• Adozione in pieno campo di tecniche colturali da agricoltura biologica con impiego di “vecchi rimedi” naturali a base di zolfo, propoli, sali di rame per la difesa dai parassiti vegetali.
• Ricerca in cantina di processi di fermentazione naturale senza ricorrere alle aggiunte nel mosto di leviti artificialmente prodotti.
• Produzioni di vini da tavola rossi e bianchi, di vini I.G.T.(indicazione geografica tipica) certificati per la loro qualità naturale e senza il ricorso successivo ad alcun additivo per migliorarne la conservazione. Non troverete,in questo modo, nessuna traccia di metabisolfito nel vino,l’effetto della cui presenza in eccesso, è per molti causa di un fastidioso mal di testa.
• Le raccolte manuali, le vinificazioni, i travasi, gli imbottigliamenti, sono cadenzate in sintonia con le fasi lunari e gli eventi meteorici.
Olivicoltura
Elementi imperturbabili di codesto paesaggio, gli olivi, custodi di millenarie tradizioni tra storia e cultura, hanno da sempre scandito il passare delle stagioni, accrescendo di profumi le atmosfere autunnali.
Da due impianti aziendali di oliveti specializzati si pratica la potatura delle piante, la concimazione verde o la letamazione e tutte le altre pratiche colturali a basso impatto ambientale riconosciute ai sensi dei regolamenti dell’agricoltura biologica. Si termina con la raccolta manuale o sovente con macchine agevolatrici del frutto ancora verde.
Il processo di estrazione dell’olio avviene in frantoi anch’essi assoggettati al sistema da agricoltura biologica e l’olio viene quindi stoccato in fusti di acciaio inox.
Colore verde, profumi erbacei e fruttati, sapore leggermente piccante, sono le note descrittive del prodotto finale. Seguono ripetuti travasi, in sintonia con le stagioni e verifiche analitiche per fregiarsi del titolo di extra vergine e “biologico”. Infine l’olio viene imbottigliato e confezionato in azienda per la vendita diretta al consumatore.
Ospitalità
Sicignano degli Alburni, avamposto strategico del Parco Nazionale del Cilento, è un incantevole centro di origine Romana sorto all’incirca nel 450 A.C. È immerso nei castagneti alle falde dei Monti Alburni e possiede un tessuto urbano ricco di percorsi che si intrecciano e si snodano tra viuzze a selciato decorate da archi e passaggi coperti. All’interno del centro storico è da visitare: la Chiesa di S. Margherita con il campanile in stile barocco, all’interno del quale vi sono sculture seicentesche con stipiti rinascimentali. Dislocato più a valle dell’abitato vi è il convento dei frati cappuccini costruito intorno al 1580. A pianta quadrangolare esso è a tre livelli con archi a crociera. Attualmente è in stato di abbandono ed è al centro di un progetto di recupero sociale (campi di volontari del servizio civile internazionale). Il castello, che sembra essere stato costruito dai Normanni nel 1250 circa, conserva intatte tutte le caratteristiche principali come ad esempio merli, feritoie, portali in pietra, etc. L’ospitalità del sentiero del riccio, trova naturale sbocco in piccoli appartamenti ristrutturati in posizione dominante la vallata e in linea con lo scenario dello stesso castello medievale diroccato, nei quali si pratica bed & breakfast, turismo rurale o casa vacanze.
Didattica
Aperta da sempre ad attività didattiche ed attenta ai possibili legami tra consumatore ed ambiente produttivo, l’azienda si propone come riferimento per visite guidate, incontri con scolaresche, momenti di sensibilizzazione, giornate di festa legate a cicli colturali (vendemmia, smielatura, raccolta olive).
Per così meglio comprendere le relazioni esistenti tra sistemi produttivi, consumi alimentari, salvaguardia e rispetto del territorio, in azienda si stanno creando percorsi educativi di conoscenza e di attività pratiche, che facciano riscoprire il ruolo degli animali di fattoria ed i metodi di produzione naturale; tutto ciò a garanzia della genuinità dei beni prodotti.
In azienda non si produce nulla che sia frutto di sofferenza (carne) o che sia disgiunto da un discorso etico e naturale.
È possibile prenotare visite o effettuare degustazioni guidate: l’azienda è inserita in un circuito nazionale di bio-fattorie di AIAB (associazione italiana agricoltura biologica) con la quale collabora alla realizzazione di iniziative promozionali locali e nazionali.